Storie

Nel blu dipinto di blu

Anche nel 2021 vedremo sempre più pareti colorarsi di un blu profondo. Il blu navy è infatti individuato dalle riviste di settore come sostituto del nero per creare ambienti eleganti e contemporanei. Ma attenzione, non solo la scelta dei colori, ma anche quella di forme e materiali sarà ispirata seguendo alcuni principi: Eleganza, Sostenibilità e Personalità. Ma torniamo al blu.

Piccola storia dell’elegante blu 

 

A noi appare banale descrivere il mare blu e il cielo azzurro, ma non sempre è stato così. Omero definisce il mare color del vino e in generale nei poemi epici di diverse culture non si fa riferimento al blu. Alcune popolazioni tribali ancora oggi riconoscono le minime sfumature di verde ma non sanno distinguerle dal colore blu. Il blu è dunque un prodotto culturale? 

A inventare la prima tinta blu di cui si ha notizia furono gli Egizi, circa 4 millenni fa. A lungo è rimasto un pigmento prezioso. Per esempio, il blu oltremare si chiama così poiché si ottiene con la polvere di lapislazzuli, pietre che giungevano in Europa dall’Oriente attraverso il Mediterraneo, cioè da Oltremare. I pittori iniziarono a usare queste tinte rare e di valore per comunicare valori spirituali: i veli delle Madonne, i cieli stellati. Se avete visto la cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto a Padova sapete le emozioni che può comunicare quella sfumatura di blu. Dai ritratti pre-cubisti di Picasso ai cieli di Chagall, il blu, sino al Novecento, ha continuato a segnare il mondo dell’arte.

 

Nella moda sono Goethe, con la giacca blu del suo giovane Werther, e Flaubert, con i vestiti di Emma Bovary, a portare il colore a una fama romantica. Poi sono arrivati i blue jeans (ma questa è un’altra storia, è la storia dell’indaco, che consentì di tingere capi in blu a buon mercato). 

 

Insomma, il blu è un colore che ha una tradizione di significati legati alla ricchezza, materiale e spirituale. Per questo ben si coniuga con uno degli stili di tendenza per il 2021, quello lussuoso ed elegante con elementi vintage (specie se si ispirano all’Art decò degli anni ’20). In questa visione dell’arredo si prediligono colori nobili e raffinati, dettagli dorati, elementi in vetro, organizzazione simmetrica e tanti specchi. I materiali? Legni pregiati, soprattutto chiari, marmi e metalli lucenti. Tra i tessuti campo libero al velluto.

Non solo blu

 

Attenzione, non di solo blu vive l’home decor. Il grigio si conferma uno dei colori principali di tendenza, col suo carattere neutro ed elegante. Lo si può abbinare a rosa cipria, blu navy, senape, terra di Siena, verde oliva, marrone cioccolato.

Non passano mai di moda nella decorazione della casa (home decor, per dirla come un interior design) i colori neutri. La scelta di una palette neutra significa voler ricreare un’atmosfera particolarmente intima e accogliente.

 

Oppure si può lasciarsi ispirare dall’azienda Pantone che segnala colori e palette stagionali per comunicare al meglio il sentire del momento. E spesso i designer (dal web alla casa) prendono queste proposte come riferimento. Per la primavera-estate 2021 Pantone ha proposto una decina di tinte. Due sono sfumature di giallo: il Marigold, infuso d’arancio, e l’Illuminating, un giallo solare che, assieme all’Ultimate Gray, è stato scelto quale colore dell’anno per il 2021. Il blu-azzurro è rappresentato dal French Blue, cielo di Parigi, e dal Ceruleo. Il rosso è proposto nella versione Rust, ruggine, e Rasperry Sorbet, sorbetto al lampone. Via libera al verde Mint, menta, e al Green Ash, verde cenere. C’è spazio anche per il Burnt Coral, il corallo bruciato, una sorta di arancio tendente al mattone, e l’Amethyst Orchid, un viola ametista ispirato alla tonalità di alcune orchidee.

 

È bene ricordare che non basta scegliere un colore di tendenza per arredare la propria casa, poiché la moda cambia di stagione in stagione, ma la casa resta. Per questo alcuni pilastri come la tinta delle pareti e i mobili principali dovrebbero avere tinte neutre, per poi giocare con i complementi d’arredo o gli accessori (a partire da cuscini, tendaggi, tappeti), più facilmente usurabili e sostituibili. È grazie a loro che si può dare un tocco di colore più personalizzato alla propria casa.

 

 

Plastic free?

 

L’impegno per scelte sostenibili e responsabili in campo ambientale non ha lasciato indifferente in questi anni il mondo dell’home decor. La tendenza è a ricercare e sperimentare l’utilizzo di pezzi realizzati con prodotti naturali o a basso impatto ambientale.

Si parte dall’impiego di elementi naturali (come il legno, il vetro, la pietra, la ceramica e il metallo), poi si gioca con piante, decorazioni e stampe raffiguranti flora e fauna. L’obiettivo è riuscire a integrarli negli spazi interni. Si vuole far percepire che la natura è nelle nostre case, che la nostra connessione con l’ambiente è rafforzata. La casa come luogo in grado di ricaricare le proprie energie.

 

Il legno deve ovviamente essere di origine certificata e controllata e può assumere forme moderne e concettuali. Lo si può utilizzare in ambienti Boho-Chic (ispirazione alle case d’artista bohémien) ma anche Industrial (dove viene sposato al metallo nudo).  

In particolare, il legno di ispirazione scandinava, con le sue tonalità grezze, può essere utilizzato non solo per pavimenti ma anche per rivestire pareti e soffitti.

La scelta con la minore impronta ecologica è ovviamente quella di non produrre cose nuove e incentivare un’economia circolare, fondata sul riuso. In questa direzione cresce il trend del recupero di vecchi mobili o materiali di scarto ai quali ridare nuova vita con restauri e tocchi creativi di personalizzazione.

Oltre al legno

 

Il legno è l’elemento naturale per eccellenza. Se frutto di coltivazioni attente è un prodotto rinnovabile, che si rigenera. Ma vi sono altri elementi che segnano le tendenze dell’arredo. Il vetro e la pietra diventeranno sempre più materiali popolari e molto utilizzati.

Il vetro decorato, sia colorato sia testurizzato, può essere personalizzato in base alle diverse esigenze ed alla tipologia di arredamento. Utilizzato per porte, scale e piastrelle da cucina è alla moda e molto attuale. 

 

Anche il marmo negli ultimi anni è tornato in auge. Dona eleganza e raffinatezza a qualsiasi ambiente. L’utilizzo è consigliato al posto del classico para-schizzi in cucina oppure come superficie di un tavolo dal design moderno o per tavoli da esterno. Oppure può essere presente in complementi d’arredo come lampade, portacandele o set da bagno. Ma vi sono anche altre pietre, per esempio locali, made in Ticino, che sono in grado di offrire raffinatezza ed eleganza.

I metalli da tempo hanno smesso di essere relegati in bagno ed in cucina. Il rame, il bronzo, l’ottone sono presenti in qualsiasi ambiente della casa e diventano elementi decorativi basilari.

Un esempio raffinato sono le lampade in metallo sospese su tavoli in marmo e in vetro. Anche il black metal, che si è diffuso grazie allo stile industriale, si integra perfettamente a qualsiasi ambiente ed è molto gettonato nelle scelte d’arredo del nuovo anno.

 

 

Dal Covid al Condiviso

 

Sempre in tema di sostenibilità, imposta e non scelta, il 2020 è stato segnato dall’emergenza Covid. La convivenza con la pandemia ha portato a estremizzare alcune evoluzioni già in atto da tempo nel nostro rapporto con la casa. Il ricorso allo smart working, per esempio, ha visto la necessità di trasformare la casa in un ambiente non solo di riposo, familiare, dove cucinare o trascorrere il tempo libero, ma anche di lavoro. Sempre più si avverte l’esigenza di poter avere a disposizione spazi in grado di trasformarsi nel minor tempo possibile da luoghi di svago a luoghi di lavoro. Le stanze non assolvono più a un’unica funzione. La cucina e il living si sovrappongono in ambienti senza confini netti, trionfa l’open space. Il bagno è la stanza dove potersi rilassare e ascoltare la musica, tecnologico ed accogliente. La camera può diventare all’occorrenza l’ufficio per lo smart-working.

Il mercato sta cercando di dare risposte a queste esigenze con mobili trasformabili o strutture componibili e multifunzione per attrezzare le pareti.

 

Non più una casa dormitorio, quindi, ma un ambiente che muta nel corso delle 24 ore per poter accoglierci in base ai nostri interessi del momento. Questa ecletticità può valere anche per gli spazi comuni, accelerando, soprattutto nei grossi complessi residenziali, una spinta verso il co-living. Dalla lavanderia alla cucina comuni, la casa non è più vista solo come un nido familiare ma come una comunità più estesa con la quale costruire nuovi modelli di vita e di condivisione. Anche questa è sostenibilità.

 

Personalità e connessioni

 

La ricerca della bellezza, dell’eleganza, dovrebbe sempre ispirare un arredamento. Perché vivere in un luogo bello (e cioè armonioso) è uno dei modi migliori per aumentare la qualità della propria vita. Ma la bellezza non è solo armonia è anche un dettaglio, persino un apparente difetto può risultare seducente. Pensate al neo, sì, proprio al punto nero che oggi facciamo monitorare dal dermatologo. Le dame del Settecento li acquistavano posticci, di seta e di velluto, e li applicavano sul volto per essere alla moda. Marilyn, due secoli dopo, lo disegnava sotto le labbra o sulla guancia per trasformarsi in una star.

 

Perciò per personalizzare gli spazi e adattare gli interni, non occorre limitarsi a uno stile, ma tenere conto soprattutto di noi stessi e dei nostri gusti e interessi, anche se originali, per creare un ambiente veramente unico.

Perciò l’home decor dev’essere anche creativo. Deve saper esprimere la personalità di chi ci vive. Come si dice degli artisti, occorre saper esprimere la propria “cifra personale”. Per poter comunicare il nostro stile dobbiamo però saper utilizzare un linguaggio comune, essere connessi con l’ambiente e la comunità, condividere un contesto.

 

E oggi il linguaggio dell’home Decor si basa sulla ricerca di una natura che sposa la tecnologia, attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo o dalla produzione sostenibile, inseriti in un ambiente minimal e funzionale.

 

Minimal è meglio

 

Per esprimere la propria creatività, per dare un tocco personale, un grande aiuto può arrivare da un ambiente minimal. Pochi mobili dallo stile essenziale, senza oggetti inutili ed ingombranti, posso diventare la cornice ideale per riuscire a concentrarsi su pezzi d’arredo in grado di personalizzare in modo elegante, ma profondamente caratterizzante, la propria abitazione. 

 

Il minimalismo non è solo elegante ma offre diversi vantaggi. La percezione di un ambiente pulito ed ordinato crea meno stress e solleva l’umore. Inoltre, l’ambiente minimal fa percepire come oggi il vero lusso non è la quantità ma la qualità. E semplificare gli spazi è il primo passo in questa direzione.

L’altro aspetto da tener presente per creare la nostra “tela” è l’illuminazione. Più si riesce a far invadere l’ambiente dalla luce naturale, meglio è. L’open space, le ampie vetrate, i tendaggi leggeri sono ovviamente degli elementi che rendono più semplice ottenere questo risultato.

 

A questo punto create, personalizzate. Se ci riuscite, potete utilizzare lattine in alluminio, carta di giornale o bottiglie in vetro per creare pezzi dal design unico ed originale, comunicando il messaggio di valorizzare attraverso il riciclo. Oppure inserite nell’arredo piante, pietre e cristalli o altri elementi che richiamino a una connessione con il mondo naturale. L’importante, in ogni caso, è ricordarsi delle regole auree del minimalismo e del design: “less is more” e “less, but better”. Che possiamo tradurre così: meno cose ma migliori.

Colonna sonora